DOPPIE INCOGNITE - Le incognite per Juventus e Barcellona sono le stesse, proprio quelle sottolineate poco fa. A dimostrazione di questo ci sono richiesta e offerta nell'operazione: i bianconeri vogliono tutelarsi e chiedono di avere André Gomes in prestito con diritto di riscatto; il Barça, dal canto suo, vorrebbe inserire un obbligo di riscatto, anche legato a presenze e prestazioni, purchè sia obbligo. Scelte che spingono in una sola direzione: la Juve non vuole correre un rischio così grande, mentre il Barça non vorrebbe ritrovarsi un anno dopo (cioè nel 2018) con un giocatore rientrante dal prestito e per nulla rivalutato.
VIA DA VALVERDE - 50, sono i milioni spesi dal Barcellona - tra parte fissa 35 e bonus 15 - per battere la concorrenza dei bianconeri (e non solo) appena 13 mesi fa. Un investimento importante, ma fallimentare, perchè nell'anno in Catalogna il portoghese non ha brillato, nè si è integrato. Per lui, pochissimo spazio anche in queste prime uscite con Ernesto Valverde (complice l'arrivo di Paulinho e quello previsto di un altro) in panchina e una sola soluzione: cambiare squadra. Nell'anno del Mondiale servono minuti veri ed importanti per entrare nella lista dei 23 che andranno in Russia, e successivamente nell'11 titolare. Cosa che ad oggi, il Barça non può garantirgli ed ecco l'occasione.
E' UN ALTRO MENDES - Rispetto ad un anno fa è cambiato veramente tutto. Appeal, rendimento e modalità: ora è il procuratore del giocatore Jorge Mendes, solitamente un osso duro nelle trattative, a bussare alla porta della Juve, per convincerla ad investire sul suo futuro, e non più viceversa. Un risvolto decisamente interessante, la base per l'opportunità.
E' cambiato tutto. Ma la qualità mostrata, al Valencia e con il Portogallo, non può crollare in un lasso di tempo così breve, al massimo opacizzarsi. La Juve può farla splendere di nuovo.
@MenonAndrea