QUALITA' AL POTERE - Il centrocampo che abbiamo scelto ha vocazione decisamente offensiva. E per due terzi parla francese. Zinedine Zidane e Michel Platini, d'altronde, sono due dei giocatori di maggior classe ad aver vestito la maglia bianconera. Per il primo 210 presenze in bianconero, condite da 31 gol e 34 assist. E ovviamente titoli a non finire. Due volte FIFA World Player of the Year (1998 e 2000), una volta Calciatore Europeo dell'anno (1998), due volte campione d'Italia e con in bacheca anche un Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Italiana e una Supercoppa Europea. Numeri e trofei che raccontano una classe immensa e senza tempo, esibita poi in seguito con il Real Madrid. La sua cessione ai blancos resta uno dei movimenti di mercato più dolorosi per i tifosi bianconeri. Per Platini, 180 presenze, 85 gol e un palmarés che non teme confronti. Tre volte Pallone d'Oro, con la Juve ha vinto tutto: due scudetti, una Coppa dei Campioni, una Coppa Italia, una coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e tre volte di fila capocannoniere della Serie A. Anche qui, i numeri impressionano ma non sono sufficienti per descrivere la qualità che Le Roi metteva in campo. Talento, classe, leadership. Un giocatore totale, di quelli che nella lunga e gloriosa storia bianconera hanno saputo ritagliarsi un posto speciale. Sacrifichiamo, poi, in mezzo al campo, Giampiero Boniperti. Presidente onorario della Juve, componente del Trio Magico con Charles e Sivori, il classe '28 con la Juve ha vinto 5 scudetti e due Coppe Italia, e per la Juve ha fatto tanto in campo prima e fuori dal terreno di gioco poi. Con 459 presenze è il settimo giocatore con più presenze in assoluto e per anni ha detenuto il titolo di miglior marcatore della sotria bianconera, con 179 reti. Solo Del Piero gliel'ha portato via.
GLI ESCLUSI - Quanto dolore nel tenere fuori certi campioni. Non ha trovato spazio, per esempio, Pavel Nedved, attuale vicepresidente bianconero, ma sono rimasti fuori anche giocatori del calibro di Edgar Davids, che nell'immaginario collettivo ha sempre ricoperto un ruolo speciale, o Andrea Pirlo, che avrà anche un passato milanista, ma è stato il faro di uno dei momenti storici chiave della Vecchia Signora. Niente maglia nell'undici nemmeno per il Barone Causio o per Marco Tardelli. Meritano una menzione anche Didier Deschamps e Mauro German Camoranesi, forse meno talentuoso, ma sceso anche in B da campione del mondo per la Juve. Senza dimenticare Claudio Marchisio...