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Iniziamo da un dato: 27. E' il numero dei giocatori a disposizione di Massimiliano Allegri in questa stagione. Ed è un numero che va ulteriormente contestualizzato, considerando nel totale ancora Paul Pogba, Nicolò Fagioli e Mattia De Sciglio (praticamente, tre calciatori che non ci sono mai stati, per un motivo o per un altro) e aggiungendo alla stessa cifra Djalò e Alcaraz, arrivati nel mese di gennaio rispettivamente da Lille e Southampton. 

In un modo o nell'altro, Allegri li ha ruotati tutti, concedendo possibilità sparse a una rosa che ha risposto all'appello in maniera discontinua. C'è chi ha vissuto sulle ali di un entusiasmo ritrovato - vedi Vlahovic - e chi si è spento dopo un ottimo inizio, vedi il reparto difensivo. Ma sarebbe, questa, una rosa all'altezza della prossima Champions League? Il dubbio che attanaglia i tifosi è proprio questo. E Giuntoli non è esente dal porsi certe questioni.


Quanti giocatori servono?


Primo punto: in una stagione che rischia di allargarsi fino a 60 partite, la Juventus dovrà avere una maxi rosa, con dei giocatori che diano garanzie. Via, dunque, calciatori che non hanno più nulla da dare alla squadra. 

Gli esempi sono sempre gli stessi e la società ha già le idee chiare: Alex Sandro chiuderà il rapporto con il club dopo 9 anni, a rischio anche Mattia De Sciglio, che senza Allegri potrebbe faticare a trovare spazio. Moise Kean, infine, è praticamente certo di trovarsi un'altra sistemazione.

Tolti (almeno) tre giocatori, sarà tempo di aggiungerne. Da 23 elementi a disposizione, la Juventus dovrebbe aggiungerne almeno 7. Per una maxi rosa da 30 unità totali. 


In quale reparto?


Ecco, e in quale reparto? Sappiamo tutti che il centrocampo resta al momento l'anello debole, quello su cui probabilmente la società si è già convinta a investire più di quanto immaginava. Koopmeiners è il sogno, ma non può essere l'unico acquisto. 

Acquisto che dovrà arrivare pure in difesa - soprattutto se Bremer dovesse partire - e in attacco, in attesa di capire le intenzioni di FedericoChiesa. Ah, senza menzionare la porta: Szczesny è in bilico, Perin ha mercato.


Da chi ripartire?


L'obiettivo della Juve, comunque, è ripartire dai propri big. Il primo è sicuramente Dusan Vlahovic, 17 gol a referto in questa stagione, compresa la Coppa Italia. Poi c'è l'ambizione di poter trattenere Adrien Rabiot, autore di un'annata tutt'altro che positiva. Cambiaso è quasi incedibile, Yildiz lo è del tutto. 

Molto ripartirà da Bremer: difficile che un potenziale nuovo tecnico non voglia ricostruire attorno a lui. Però il mercato è forte. E bussa in maniera costante. 


Chi può essere riscoperto?


Non è comunque tutto da buttare, rispetto alle ultime annate. La Juve potrà contare su giocatori cresciuti. Vedi Gatti, vedi questo McKennie. Tra chi potrebbe avere un'altra chance, avanza la candidatura di Weah (magari con un ruolo ben definito) e Fabio Miretti, mai esploso. 

Pure Kostic potrebbe tornare ad attaccare con più costanza, mentre Manuel Locatelli non sembra a rischio cessione.